«Gabrielle Duplantier è oggi riconosciuta come una delle voci più potenti della fotografia contemporanea, una voce che si diffonde immediatamente come il flamenco o il fado, un grido forte e malinconico allo stesso tempo, ma che spazza via tutto ciò che incontra sul suo cammino, come il vento che soffia sulle brughiere e sulle colline della sua nativa Contea Basca, richiamando miti e leggende.
Con una tavolozza grezza ad alto contrasto di bianco e nero, ha creato un nuovo alfabeto visivo, costruito con cura nel tempo. L'osservatore è attratto dalle sue immagini dalla sensualità delle loro forme e materiali, ma anche dai volti e dai corpi sfocati impegnati in rituali, spesso misteriosi, che giocano con realtà e finzione.»

Da un estratto del testo di Claude Nori, Canto Libero, 2022